Da progetto pilota a modello di welfare
“L’interesse specifico delle istituzioni, dopo questi tre anni di sperimentazione, è quello di dare una continuità a questo tipo di progetto partendo dalla costituzione di un modello che possa fare da punto di riferimento, ci auspichiamo, a diverse realtà del territorio che operano nell’ambito dell’integrazione tra ragazzi con disabilità e ragazzi a sviluppo tipico. E in questo senso sicuramente Vela Insieme ha fatto da apripista e potrà dare un contributo fondamentale alla costruzione di questo modello”.
Questo, in sintesi, il succo del discorso tenuto dal Direttore Generale al Welfare della Regione Lombardia Giovanni Daverio nel corso del suo intervento alla Conferenza organizzata da Vela Insieme presso la sede dell’Associazione Marinai d’Italia alla Darsena di Milano.
INTERVENTO INTEGRALE DI GIOVANNI DAVERIO
Il progetto “Un mare di laghi” dopo tre anni di sperimentazione può legittimamente aspirare a diventare un modello per la costruzione di un sistema di welfare con un approccio alternativo all’assistenzialismo puro e semplice e in grado di garantire nel lungo periodo risultati edificanti.
Vela Insieme farà ogni sforzo e metterà a disposizione i risultati di questi tre anni di esperimenti per arrivare alla creazione di questo modello di welfare che dal settore della velaterapia possa essere esportabile anche in altri settori e quindi esteso a tutto il territorio.
La filosofia di base e la strada da seguire le ha delineate il Governatore Roberto Maroni quando in occasione dell’inaugurazione ufficiale della stagione di quest’anno del progetto a Mandello del Lario parlò delle attività di velaterapia di Vela Insieme come di una tipologia di attività che in qualche modo “anticipava la riforma sanitaria della Regione Lombardia riassunta dallo slogan da curare a prendersi cura.
E prendersi cura dei ragazzi, a sviluppo tipico e con disabilità, è sempre stata l’attività di base di Vela Insieme.
