Un mare di laghi 2017 il via a Lovere


Inizia la nuova avventura di Vela Insieme

 

Ha preso finalmente il via da Lovere in provincia di Bergamo sul Lago d’Iseo la nuova stagione di “Un mare di laghi”.

Quella di quest’anno sarà un’edizione particolare  che vedrà pubblico e privato insieme accomunati dallo stesso scopo: l’integrazione del mondo della cosiddetta “normalità” con quello della disabilità.

Il 13 maggio a Lovere (BG) sul Lago d’Iseo,  grazie alla preziosissima collaborazione dell’Avas (Associazione velica Alto Sebino) hanno iniziato la loro avventura i primi ragazzi che hanno aderito al nostro progetto di velaterapia e questo è stato possibile grazie al sostegno della Tenaris di Dalmine, della Volvo Penta e della Persico Marine le prime aziende che si sono dimostrate sensibili alle tematiche dell’integrazione proprio sul loro territorio.

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La giornata di sabato è stata una bellissima giornata. È sempre bello rivedere i ragazzi che iniziano questa avventura, con l’entusiasmo di nuove conoscenze da fare, l’emozione di salire in barca a vela come equipaggio e non come semplici passeggeri, la paura del contatto con la diversità che poi vedi via via svanire in amicizia vera e profonda.

Poi tutti in barca per un giro sul lago per cominciare a prendere confidenza con la barca a vela e le sue regole, il suo linguaggio, per entrare in un mondo diverso dal nostro, più piccolo e ristretto ma anche più ricco di umanità. Perchè, a differenza di quanto accade nella società, qui è impossibile ignorarsi e restare indifferenti al destino degli altri.

 

La barca a vela è il mondo della condivisione…..quella vera non quella virtuale!

 

E dopo la barca i ragazzi hanno provato un’altra importante esperienza quella dell’arteterapia. Sotto la guida di Federica Sandrini, che così ci ha illustrato il progetto di quest’anno:

“Quest’anno ho scelto di utilizzare il colore sotto forma di carta velina colorata. Durante il primo incontro la usiamo per esprimere le emozioni attraverso la sua manipolazione, la accarezziamo per esprimere vissuti di dolcezza, la strappiamo per esprimere rabbia e disappunto, la lanciamo in aria come tanti coriandoli per esprimere la gioia di stare insieme, proprio come durante una festa. Poi questi frammenti colorati sono incollati dai ragazzi per ottenere sfondi multicolore. Il supporto è circolare in legno per ricordare la tavola rotonda e il timone. Nel secondo incontro invece i ragazzi troveranno delle figure stampate. Ciascuno sceglierà il soggetto che più lo rappresenta ed insieme le figure formeranno un racconto visivo.
Sempre valido è il lavoro con il gruppo, attraverso l’attività vogliamo ribadire che il vivere in gruppo può essere produttivo e gratificante, impegnando ciascuno un po’ di energie e risorse si possono davvero raggiungere grandi traguardi. L’opera d’arte rappresenta questo processo, rende visibile il lavoro che è stato fatto da tante mani insieme.

La capacità di accettare le decisioni del gruppo, trovare un compromesso, essere attivi nel processo di realizzazione rende ciascuno responsabile del proprio ruolo all’interno del gruppo. In questo trovo molto evidenti le similitudini con la Velaterapia.

L’arteterapia aiuta anche ad esprimere lo stress che segue la prima esperienza in barca a vela: per tutti i ragazzi  il processo di adattamento può richiedere molti sforzi, per esempio gestire la paura e la tensione legati allo stare in barca, a contatto con il vento e in un certo senso esposti a condizioni vitali più sobrie e meteorologicamente meno protette.
Il momento successivo riservato all’arteterapia permette di scaricare queste ansie e tensioni”.

Il 10 giugno a Desenzano e Salò sul Lago di Garda invece saranno 50 i ragazzi al via grazie al contributo della Regione Lombardia che patrocina l’intero progetto riconoscendo la validità dei risultati sul piano socio-sanitario. 

Altri 30 ragazzi, distribuiti tra le province di Varese e Lecco, sempre con il patrocinio della Regione Lombardia, prenderanno parte alle settimane di velaterapia sul mare della Toscana.

“Stiamo portando avanti il processo di coinvolgimento del settore privato nel nostro progetto. – afferma il Presidente di Vela Insieme Bruno Brunone – Il nostro scopo, condiviso anche dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, è quello di portare il progetto in tutti i laghi della Regione e magari in più località coinvolgendo i circoli nautici e naturalmente con l’aiuto dei privati”.

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